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Nel dramma della Siria, l'educazione dei bambini ricostruisce la speranza. Il nostro contributo grazie a tutti voi.
Grazie a tutti. Un grazie grande e carico di commozione.La generosità con cui sono stati accolti i gesti proposti in occasione della Pasqua e ancora per la Festa della mamma hanno consentito di completare il progetto che avevamo lanciato insieme con i familiari e gli amici di Alessandra Ortisi: un intervento a favore di Avsi per l’aiuto ai profughi siriani nel distretto di Marjayoun in Libano, in particolare per l’educazione dei bambini che da anni non conoscono altro che guerra, paura, fuga e povertà.
Come vi avevamo scritto: libri, carta, matite, colori, colla, lavagne, sedie e banchi per le aule e sussidi per la didattica, ma soprattutto la presenza di educatori appassionati accanto ai ragazzi sono segni concreti e riconoscibili di una speranza che rifiorisce oggi per il futuro, in un’accoglienza e in una convivenza di pace sempre possibili. Il progetto consentirà non solo di arredare la scuola, ma anche di restituire dignità al luogo, attraverso la sistemazione dell'impianto elettrico e di quello idraulico, la posa di nuovi intonaci, di serramenti e di tutto quanto può sostenere la crescita degli alunni, il loro sorriso e la loro umanità. Consegneremo il nostro e vostro contributo a Maria Ricci, di Avsi, a Bodio Lomnago la sera del 20 giugno nel corso di un momento di preghiera, condivisione e ringraziamento. Vi aspettiamo.
Deo Gratias dagli amici del Cottolengo Centre
Attraverso Giovanni Guerrini, i responsabili del Cottolengo Centre di Nairobi ci hanno inviato questa lettera. Con cuore riconoscente uniamo al loro il nostro Deo Gratias.

“Carissimi tutti dell'associazione “Con Andrea”,
tutta la famiglia cottolenghina di Nairobi in modo particolarissimo il nostro direttore don Giusto Crameri è profondamente grata del dono inviatoci per il sussidio didattico che sarà subito impegnato a sopperire le spese dei nostri ragazzi che dovranno affrontare le scuole superiori, quest'anno.
Questo vostro dono permette alle "giovani promesse" del Kenya di prepararsi per il loro futuro, ad essere dei bravi collaboratori dello sviluppo della loro Nazione. Questa è una opera di carità fatta, non solo agli stessi studenti, ma si allarga a beneficio dei loro concittadini.
Noi vi ringraziamo di cuore e vi offriamo in cambio la preghiera di tutti noi perché il Signore benedica la vostra Associazione e le vostre famiglie, accrescendo nel vostro cuore il desiderio di continuare ad essere “co-benefattori” dell'umanità.
Vi auguriamo Buon Anno 2015, anno fruttuoso di bene, gioia e serenità.
A tutti voi, che siete diventati nostri carissimi amici, rinnoviamo il nostro cottolenghino Deo Gratias e vi inviamo i nostri riconoscenti saluti.
Nairobi, 18 gennaio 2105”
(Nella sezione Rassegna del sito, la scansione della lettera)
Il grande abbraccio ai bimbi di Nairobi
Vogliamo esprimere tutta la nostra gratitudine per la disponibilità con cui, ancora una volta, tanti amici hanno donato tempo ed energie nella condivisione del gesto di carità che, con Andrea, è stato proposto in occasione del Natale. Il confezionamento e la distribuzione dei panettoni, insieme con la fecondità di altre iniziative, hanno consentito di destinare un contributo significativo a sostegno della presenza missionaria delle suore del Cottolengo Centre a Nairobi, in Kenya, dove opera come educatore volontario un giovane di Gavirate, Giovanni Guerrini: una comunità che accoglie ottanta bambini, neonati, ragazzini e adolescenti, orfani e spesso colpiti dal virus dell'Hiv, prendendosi cura di loro, delle loro necessità quotidiane e della loro crescita. Grazie alla generosità di tante persone, abbiamo potuto affidare a loro la somma di quattordicimila euro, perché vengano utilizzati a favore dei piccoli ospiti. Soprattutto, attraverso Giovanni, è nato un rapporto di stima e di amicizia che, ci auguriamo, potrà generare in futuro nuovi incontri e nuove forme di condivisione.
(Immagini nella Gallery del sito)
L'amicizia di Dragos
Ecco la lettera che Dragos ha scritto e che è stata pubblicata sul Notiziario dell'Associazione genitori e amici del bambino leucemico (Agal) di Pavia. Una testimoinianza semplice e commovente. L'amicizia e il cammino con lui, con la sua mamma e con i suoi cari continuano.
Finalmente è arrivato il momento di tornare a casa, in Romania. Sono arrivato a Pavia due anni fa con la mia mamma. Nei primi giorni ero triste perché avevo lasciato a casa mio papà, mio fratello gemello Sebastian e gli altri fratelli: Luca, Paolo e Andrea.
Con il passare del tempo ho conosciuto tante persone che mi hanno aiutato e sono diventate mie amiche. Sono potuto guarire grazie alle cure dei dottori, per tutti ricordo il dottor Marco e la dottoressa Lucia; mi hanno tanto aiutato tutti gli infermieri del quarto piano, del day hospital ed Elisa.
Mi sono fermato a Pavia così tanti mesi grazie all’associazione Agal che mi ha dato una casa piccola ma tanto bella, dove mi sono trovato molto bene.
Ricorderò anche Ines perché mi ha fatto sempre tanti regalini, anche i volontari dell’Agal e i volontari dell’associazione “Con Andrea” di Varese, che mi hanno reso tanto felice perché hanno organizzato tante gite per farmi conoscere posti nuovi.
Ho imparato a parlare così bene l’italiano nella Scuola in Ospedale e adesso le mie prof non riescono più a farmi stare zitto! Infatti andavo tutti i giorni a scuola, anche quando non ero ricoverato.
Così ho conosciuto anche altri ragazzi che sono diventati miei amici: Alex che è anche lui romeno, Matteo, italiano, Carmelo che viene dal Venezuela e tanti altri.
Mi ricorderò sempre della gita a Roma dove ho potuto vedere Papa Francesco.
Tutte le persone che ho conosciuto in Italia, i posti che ho visto e le esperienze che ho fatto resteranno sempre nel mio cuore.
Dragos