Una bella storia di giovani che vivono la generosità
Da "In Cammino", dicembre 2024
Quando hai davanti un terreno fertile, che continua a produrre frutti copiosi, e hai il privilegio di assistere a questo rigoglio, allora dentro di te nasce il desiderio di provare a metterti in gioco e di vivere questa esperienza appagante in prima persona.
Federico Fazzini, “Chicco’ per tutti, 30 anni, cuoco, dal 2009 vive appieno il significato del donare, come motore vitale: la sorgente di questo bisogno è sgorgata da suo fratello Andrea che in giovanissima età “ha raggiunto i piani alti del Cielo”, sottolinea con un sorriso confortante. È lui che ispira, che indica le strade ai famigliari verso chi ha necessita. Basta saper tendere le orecchie del cuore e, uno dopo l'altro, i progetti vengono portali a termine in ogni dove.
È in quel “con ’, inserito nel nome dell’associazione “Con Andrea”, che sta la chiave di questo flusso di generosità. Non si cercano i bisogni: arrivano e nel nome di Andrea, si accolgono. Così Andrea continua ad essere fra noi e a stimolarci a vivere una vita piena, ad assaporare quella gioia che si prova nel fare felici gli altri. Federico ha avuto un'ottima scuola. “Nel nostro archivio ci sono progetti di cui avevamo dimenticato la realizzazione”, spiega con quel sorriso coinvolgente che lo caratterizza.
E perché non mettersi lui a cominciare con un piccolo progetto? L'animo è talmente rodato che la voglia sorge spontanea. Perché non fare nulla per il reparto di cardiologia dell’ospedale di Circolo di Varese, che la sua famiglia conosce molto bene e ho avuto modo di frequentare e di apprezzare per la sua umanità? “Gli operatori prima guardano la persona, in seguito il malato”, afferma. Sarebbe una forma di gratitudine. Così con l'amico Luca si rivolge direttamente alla primaria Battistina Castiglioni, alla quale espongono i loro piani. La dottoressa coglie l'entusiasmo dei ragazzi e dopo un’indagine individuala mancanza di colonnine multiparametriche per approfondire le analisi dei pazienti. E colonnine siano!
Parte immediatamente il progetto: offrire magliette e felpe con un disegno particolare di Luca, tatuatore. Taglie dalla XS alla XXL, coprendo tutte le misure. Ed è qui che il gesto assume un significato di condivisione: sono tanfi i loro amici: un movimento di giovani, raggiunti tramite Instagram e altri social, che risponde positivamente.
“Ricordo che un giorno ho visto in giro per Varese due ragazzi che indossavano le nostre felpe - osserva Federico - Non li conoscevo ed ero felice. Qualche nostra maglietta ha raggiunto l'Australia”.
Federico, prima di consegnare le tre colonnine, ho dovuto affrontare la fase della burocrazia, “ma ero felice perché riuscivo ad aiutare a modo mio gli altri', aggiunge. Così è giunto il momento ufficiale della consegna. “Ho tirato un sospiro di sollievo. In quel momento ho capito che senza i se e senza i ma, si riesce a ottenere i propri obiettivi”, continua. Quel giorno, nel reparto di cardiologia erano presenti i dirigenti dell'ospedale, la primaria, i medici, la caposala, le infermiere. Tutti. L'elogio e il ringraziamento sono arrivati calorosi a quei giovani che hanno vissuto l'altruismo.
Federico si è arricchito, ha acquisito sicurezza e la capito che quel terreno fertile, coltivato dai genitori e dai famigliari, è anche suo.
"Sono nati nuovi incontri, nuove amicizie che generano in me la felicità di aiutare. E ora? Nessun problema, la via è già stata indicata: contribuire all'acquisto di una bicicletta elettrica e assistita per persone con disabilità da offrire al Comune perché persone in difficoltà, accompagnate, possano godere della bellezza della pista ciclabile e delle vie della nostra città. A Natale saranno disponibili panettoni e bottiglie di vino”. Il motore comincia a scaldarsi. “E’ il disegno di Qualcun altro che mi ispira, tramite mio fratello Andrea, a cui sento di dire di sì”, conclude Federico con un sorriso radioso.
Federica Lucchini